martedì 28 febbraio 2017

Chiacchierando con A Stoppa

INCONTRO CON L'AUTORE

Grazie ad una collaborazione con la Fondazione Giuseppe Dessì, il 28 febbraio le classi prime e seconde hanno avuto l’occasione di incontrare a Scuola lo scrittore Alfredo Stoppa. L’autore si è dimostrato da subito molto simpatico e affabile. Ha parlato di sé, del suo lavoro di editore e di autore, della sua passione per la lettura e per la scrittura, della sua famiglia e dei suoi figli, della sua curiosità verso le persone. Lo scrittore non inventa nulla, ma osserva con attenzione la realtà, trovando, talvolta quasi per caso, storie e personaggi. Ha presentato alcuni dei suoi libri e raccontato la loro trama e come sono nati, soffermandosi su due in particolare, Caterina Controvento e L’ultimo della classe.
Ha interagito con tutti noi, coinvolgendoci attivamente, ed è stato molto disponibile nel rispondere alle nostre domande. L’incontro si è rivelato un momento assai piacevole, tanto che non smettevamo di fargli domande, così l’abbiamo trattenuto con noi più del previsto.

Rachele Loi e Mattia Sulcis, 2a B








giovedì 23 febbraio 2017

Carnevale

TUTTI IN MASCHERA


Il giorno di giovedì grasso, il 23 febbraio, tutte la classi della nostra scuola hanno partecipato alla sfilata de “Il Carnevale dei bambini 2017”, organizzata dall’Associazione di volontariato Auser. 
Alle 9:00 siamo partiti da scuola tutti felici, vestiti con costumi stravaganti e simpatici e accompagnati dai professori, anch’essi mascherati. Il ritrovo era previsto nella via Rio Fluminera. La sfilata ha preso avvio alle 10.00, seguendo il seguente percorso: via Regione Sarda, via Stazione, via Grazia Deledda, via Repubblica fino al Lavatoio, dove sono state distribuite caramelle e altri dolciumi.
È stata una manifestazione divertente, alla quale siamo stati lieti di partecipare, poiché da anni ormai nel nostro paese si era persa la tradizione di festeggiare il Carnevale, che, fin dai tempi passati, ha dato espressione alla fantasia, all’energia e alla creatività popolare, con un evento  la cui portata simbolica va ben al di là della semplice festa.

Lorenzo Muscas, 2a

  
















sabato 18 febbraio 2017

16 Porte: a scuola di scrittura creativa

Il 18 febbraio la classe 3a C, con la partecipazione di alcuni alunni particolarmente interessati alla scrittura e alla lettura provenienti da altre classi, ha incontrato tre dei sedici autori, tutti provenienti dal Cantiere di scuola creativa Sabin, che hanno scritto l’antologia di racconti Sedici Porte.
L’obiettivo del Cantiere è formare scrittori professionisti. Parte integrante del percorso formativo sono i concorsi letterari e i laboratori di comunicazione e lettura espressiva. Oltre alle tecniche di scrittura, gli studenti apprendono come si organizza e gestisce una presentazione letteraria e come si affronta una platea di ascoltatori.
Sedici Porte è un’antologia di racconti annuale. Stavolta gli scrittori si sono cimentati con il genere fantastico. Trentotto racconti per mostrare le tante sfumature di un filone letterario particolare, quello fantastico, che evoca un mondo realistico, verosimile o probabile e lascia il lettore nel dubbio. Nei racconti c’è sempre un richiamo alla Sardegna e al suo splendido capoluogo, come omaggio del Cantiere alla terra che lo ospita. Il titolo del libro richiama i sedici autori che hanno composto i racconti. Le porte, invece rappresentano i racconti, che aprono al lettore un universo fantastico. Durante l’incontro a Scuola gli scrittori hanno letto alcune storie dall’antologia e poi hanno invitato noi alunni a creare la nostra personale storia. Dobbiamo dire che siamo riusciti a creare racconti simpatici e originali. Tutti abbiamo gradito assai l’incontro e ringraziato la Prof.ssa Susanna Altea, che ha organizzato l’evento, indimenticabile per i molti alunni appassionati di lettura e scrittura.

Sara Nonnis e Davide Mocci, 2a B

lunedì 30 gennaio 2017

Tutti a iscol@

PARTITO “TUTTI A ISCOL@”


Avviati i corsi di recupero di Italiano e Matematica in relazione all’Avviso della Regione Autonoma della Sardegna “Tutti a Iscol@”, Anno Scolastico 2016/2017 (POR FSE 2014/2020).
I corsi, finalizzati al recupero delle abilità di base nell’area linguistica e logico-matematica, hanno avuto inizio il 30 gennaio per matematica e il 15 febbraio per italiano e si svolgeranno fino al termine dell’anno scolastico con docenti esterni, appositamente nominati. Il vantaggio è che l’attività si svolge per piccoli gruppi, in aula o fuori dall’aula, durante le ore delle corrispondenti discipline ed in tal modo rende possibile un insegnamento individualizzato e personalizzato. Tutte le attività sono gratuite e aperte agli studenti in difficoltà, individuati dai docenti curricolari in base alla situazione didattica a conclusione del primo quadrimestre.
Le docenti, Barbara E. Vacca, per il progetto di Italiano, e Daniela Pischedda, per il progetto di Matematica, si sono dimostrate da subito molto preparate e disponibili ad aiutare i ragazzi.
Insomma… una vera e propria opportunità da non perdere!

Davide Mocci e Sara Nonnis, 2a


sabato 28 gennaio 2017

Tra memoria e ricordo 3

INCONTRO CON APO: CURDI E KURDISTAN?


Il 26 gennaio, per iniziativa della prof.ssa Silvana Porcu, noi alunni delle classi 3e abbiamo incontrato a scuola il Sig. Abdurrahman Bakrak, detto Apo, e suo figlio Ahmet Kaya Bakrak, di origine curda. Il Kurdistan è una regione situata in Mesopotamia e non è uno stato indipendente, il suo territorio è compreso tra molti Stati: Turchia, Iraq, Iran, Siria e Armenia. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, per oltre un secolo molti Curdi hanno cercato di ottenere la creazione di un "Kurdistan" indipendente o perlomeno autonomo, con mezzi sia politici sia militari. Tuttavia i governi degli Stati che ospitano un numero significativo di Curdi si sono sempre opposti attivamente all'idea di uno Stato curdo. Ciò ha irrimediabilmente dato avvio a vere e proprie guerre fratricide, tuttora in corso.
I nostri ospiti, cittadini turchi, ci hanno raccontato le persecuzioni a cui i curdi sono costretti, le vessazioni e le torture per il solo fatto di essere curdi. In un video Apo ci ha mostrato le molte famiglie divise, le persone frustrate, arrabbiate e indifese. I curdi, accusati ingiustamente o solo sospettati di tramare contro il governo, vengono arrestati, interrogati per giorni, picchiati ed, alla peggio, uccisi. Le donne e gli uomini curdi non hanno diritti e rischiano ogni giorno la loro vita. Non si possono riunire, non possono festeggiare il loro Dio, non possono tramandare le loro tradizioni.
Apo, sua moglie e Ahmet sono arrivati in Sardegna, perché Ahmed è malato di microcitemia, malattia comune nella nostra Isola, che si cura con continue trasfusioni di sangue o con il trapianto del midollo osseo. Questa disgrazia è stata la salvezza della sua famiglia, e ora lui può studiare, frequenta il Liceo delle Scienze Umane “B. R. Motzo” di Quartu Sant’Elena, cosa che sarebbe stata per lui impossibile in Turchia.
Apo e la sua famiglia si sono ben ambientati nella nostra terra, che li ha accolti, concedendo loro una nuova vita.

Daria Collu, 3a B




venerdì 27 gennaio 2017

Tra memoria e ricordo 2

“SE COMPRENDERE È IMPOSSIBILE, CONOSCERE È NECESSARIO”


L’Olocausto, più comunemente noto con il termine di Shoah, è uno degli eventi più terribili e commoventi della storia dell’umanità. Non è stato solo lo sterminio da parte dei nazisti di milioni di Ebrei. La Shoah ha sconvolto la vita di molta gente comune, malati, zingari, politici polacchi e spagnoli e tante altre persone che hanno visto i loro sogni, le loro speranze e i loro cari sparire, come il fumo nei lager.
Nel corso del mese di febbraio, per gruppi, tutte la classi della Scuola si sono recate al Museo MAGMMA di Villacidro, per ammirare una serie di opere d’arte, quadri e disegni, creati da un uomo che ha vissuto sulla propria pelle l’orrore del campo di sterminio: Walter Lazzaro.
Walter nasce a Roma il 5 dicembre 1914. A soli 18 anni, nel 1932, tiene la sua prima mostra personale a Roma, ottenendo subito lusinghieri consensi di pubblico e critica. Nel 1942, mentre svolge il servizio militare, subisce le conseguenze degli eventi bellici: viene fatto prigioniero dalle truppe tedesche a Tirana l’8 settembre 1943 e deportato nel campo di prigionia di Biala Podlaska, in Polonia, quasi al confine con la Russia. Il periodo della prigionia, con i travagli e le sofferenze fisiche e morali, ha conseguenze rilevanti sulla sua pittura. La sua personalità ne esce rafforzata dalla Fede e la sua arte si rivolge verso la ricerca più approfondita dell’animo umano. La figura umana, nella sua completezza, scompare dalle sue opere dopo la prigionia, quasi che il rapporto con l’essere umano si sia interrotto. Continua invece a produrre ritratti, nei quali viene dato risalto soprattutto agli occhi. Occhi che parlano, che esprimono la personalità intima del soggetto. Muore a Milano per le conseguenze di un incidente stradale, il 3 marzo 1989.
Abbiamo camminato a lungo. Arrivati al museo, il Sig. Marchionni, in modo eccelso, ci ha guidato nel cammino della tragica esperienza dell’artista, attraverso i suoi quadri, pieni di sentimento.

Sara Nonnis e Davide Mocci, 2a B












giovedì 26 gennaio 2017

Tra memoria e ricordo 1

Dalla seconda metà di gennaio fino alla fine di febbraio, i docenti hanno voluto dedicare alcune settimane in memoria dello sterminio degli Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale e in ricordo delle vittime delle Foibe e di crimini contro l’umanità di ieri e di oggi, in modo da sensibilizzare noi alunni al rispetto dell’altro e a non dimenticare, proponendoci una serie di attività diversificate.
Tutte le classi hanno partecipato alla realizzazione di un grande striscione, in materiale cartaceo, sulla Shoa. Il progetto è stato ideato e curato dal Prof. Giorgio Concas. A lavoro concluso, è bello dire che il risultato è semplicemente meraviglioso: un “libro arrotolabile” che traccia gli eventi bellici più importanti, l’abolizione dei diritti civili e le Leggi razziali, le testimonianze dei superstiti dei lager e si conclude con i pensieri e le riflessioni di noi ragazzi.
Su iniziativa della prof.ssa Maria Antonietta Orrù un gruppo di studenti ha realizzato uno striscione in tessuto, contenente la famosa frase di Primo Levi “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”, tratta da “Se questo è un uomo”, che ancora sventola sul portone d’ingresso della nostra Scuola, come bandiera della nostra memoria.
Il 26 gennaio gli alunni delle 3e hanno incontrato, per iniziativa della Prof.sssa Silvana Porcu, il Sig. Abdurrahman Bakrak, detto Apo, di origine curda, che ha parlato delle persecuzioni contro il suo popolo, attuate dal governo turco, perché gli stermini, purtroppo, continuano anche oggi. Le classi 1e e 2e, nello stesso giorno, hanno assistito alla visione di un film sul tema della Shoa e concluso con un momento di riflessione.
Il 10 febbraio in tutte le classi si è ricordata la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, troppo a lungo dimenticata.
Il progetto si è concluso con la partecipazione di tutte le classi alla visita della mostra, presso il Museo MAGMMA di Villacidro, delle opere di Walter Lazzaro del periodo della prigionia nel campo di prigionia di Biala Podlaska in Polonia.

Emanuela Serpi, 2a B