giovedì 26 gennaio 2017

Tra memoria e ricordo 1

Dalla seconda metà di gennaio fino alla fine di febbraio, i docenti hanno voluto dedicare alcune settimane in memoria dello sterminio degli Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale e in ricordo delle vittime delle Foibe e di crimini contro l’umanità di ieri e di oggi, in modo da sensibilizzare noi alunni al rispetto dell’altro e a non dimenticare, proponendoci una serie di attività diversificate.
Tutte le classi hanno partecipato alla realizzazione di un grande striscione, in materiale cartaceo, sulla Shoa. Il progetto è stato ideato e curato dal Prof. Giorgio Concas. A lavoro concluso, è bello dire che il risultato è semplicemente meraviglioso: un “libro arrotolabile” che traccia gli eventi bellici più importanti, l’abolizione dei diritti civili e le Leggi razziali, le testimonianze dei superstiti dei lager e si conclude con i pensieri e le riflessioni di noi ragazzi.
Su iniziativa della prof.ssa Maria Antonietta Orrù un gruppo di studenti ha realizzato uno striscione in tessuto, contenente la famosa frase di Primo Levi “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”, tratta da “Se questo è un uomo”, che ancora sventola sul portone d’ingresso della nostra Scuola, come bandiera della nostra memoria.
Il 26 gennaio gli alunni delle 3e hanno incontrato, per iniziativa della Prof.sssa Silvana Porcu, il Sig. Abdurrahman Bakrak, detto Apo, di origine curda, che ha parlato delle persecuzioni contro il suo popolo, attuate dal governo turco, perché gli stermini, purtroppo, continuano anche oggi. Le classi 1e e 2e, nello stesso giorno, hanno assistito alla visione di un film sul tema della Shoa e concluso con un momento di riflessione.
Il 10 febbraio in tutte le classi si è ricordata la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, troppo a lungo dimenticata.
Il progetto si è concluso con la partecipazione di tutte le classi alla visita della mostra, presso il Museo MAGMMA di Villacidro, delle opere di Walter Lazzaro del periodo della prigionia nel campo di prigionia di Biala Podlaska in Polonia.

Emanuela Serpi, 2a B



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